Cosa vi entusiasma particolarmente di Marvin?
Il supporto concreto che ci offre: ci libera tempo per altre attività. Grazie al sistema di dosaggio integrato utilizziamo detergente e acqua in modo mirato ed efficiente – risparmiando risorse e riducendo i costi.
Quanto tempo avete testato Marvin?
Lo abbiamo inserito subito nella routine quotidiana per avere un quadro realistico. Un test di soli 3-4 giorni non sarebbe stato significativo. Nella nostra clinica vivono circa 70 persone paraplegiche in carrozzina: era fondamentale capire se Marvin fosse percepito come un aiuto o come un ostacolo. Siamo contenti che abbia soddisfatto le aspettative.
Quali sono le sfide maggiori nella pulizia?
In inverno l’ingresso: umidità e sale stradale mettono a dura prova i pavimenti. Anche le tracce nere lasciate dalle carrozzine sono difficili da rimuovere. Inoltre i corridoi sono molto trafficati da pazienti, personale e visitatori. Marvin si muove in modo affidabile: si ferma o devia a seconda della situazione.
Come reagiscono i pazienti a Marvin?
Molti lo accolgono con simpatia, alcuni lo vedono quasi come un gioco. C’è chi lo saluta con un “buongiorno”. Marvin alleggerisce l’atmosfera – quasi come un animale domestico.
E il vostro team?
Molto positivamente! I collaboratori hanno avuto il coraggio di integrare questa innovazione nella quotidianità. La signora Galinec, oggi la nostra “specialista Marvin”, non aveva alcuna esperienza con la robotica: grazie al robot ha acquisito fiducia e nuove competenze. In questo caso la digitalizzazione ha favorito anche lo sviluppo del personale e migliorato la percezione interna del reparto housekeeping.
Quali altri macchinari Wetrok utilizzate?
Una lavasciuga pavimenti, una orbitale, una macchina ad estrazione, una monospazzola, un aspiraliquidi e un carrello di pulizia.
Perché usate ancora la lavasciuga Mambo se avete Marvin?
La Mambo è dedicata alle aule di grandi dimensioni. Oggi la utilizziamo in parallelo a Marvin – è più efficiente. Le due macchine si completano bene: la Mambo è più maneggevole e raggiunge meglio gli angoli.
Da quale metratura conviene un robot di pulizia?
La superficie è un fattore, ma altrettanto importante è la frequenza di pulizia. Da noi si pulisce molto spesso, con pulizie straordinarie durante l’estate. Qui Marvin è un grande aiuto. Non si tratta solo di igiene, ma anche di ergonomia: lavorare con il mop affatica la schiena e l’intero corpo.
Vuol dire che ergonomia e tutela della salute hanno avuto un ruolo chiave nella decisione?
Assolutamente. In particolare nell’ingresso il lavoro era molto faticoso. A causa della porta scorrevole sempre aperta, i collaboratori sudati prendevano spesso raffreddori nelle correnti d’aria. Oggi Marvin ci protegge anche sotto questo aspetto.
